Campagne di scavo in Adulis in Eritrea
La Cristianizzazione del Corno d’Africa: Studi e ricerche sui complessi paleocristiani della città portuale di Adulis
Dal 2017 al 2020, il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana è stato impegnato nello scavo di due delle basiliche cristiane, datate al VI secolo, e nello studio della topografia cristiana dell’antica città-porto di Adulis (nell’attuale Eritrea), snodo fondamentale del grande regno Aksumita (dall’eponima capitale, Aksum, oggi in Etiopia), esteso tra I e VII secolo d.C. nei territori oggi corrispondenti ad Eritrea, Etiopia, Sud Sudan Djibouti e parte dello Yemen.
La missione del PIAC, sotto la direzione scientifica di Philippe Pergola e quella sul campo di Gabriele Castiglia, si è inserita in un più ampio progetto italo-eritreo, coordinato da Angelo Castiglioni e Serena Massa del Ce.R.D.O. (Centro Ricerche sul Deserto Orientale), congiuntamente alla Commission for Culture and Sports del governo eritreo ed il Northern Red Sea Regional Museum di Massawa.
La presenza del PIAC in Eritrea ha consentito, da un lato, di approfondire le ricerche in un’area chiave del mondo antico, ponte tra Occidente ed Oriente, in cui il Cristianesimo conobbe uno sviluppo noto nelle fonti già a partire dal IV secolo, come tramandano le fonti scritte, e dall’altro ha fornito un intensivo programma di formazione per le giovani leve eritree, impegnate quotidianamente sul campo con la nostra équipe, con l’obiettivo di dotare gli archeologi del futuro delle competenze adeguate per poter valorizzare e conservare il patrimonio storico della propria nazione.
L’impegno del PIAC sul campo e nello studio post-scavo è reso possibile grazie all’impegno della Congregazione per le Chiese Orientali, de L’Œuvre d’Orient di Parigi e della Aliph Foundation (International Alliance for the Protection of Heritage in Conflict Areas) e ha avuto esiti scientifici di altissimo rilievo, portando alla partecipazione in molteplici convegni internazionali e sfociando in numerose pubblicazioni in sedi divulgative e scientifiche di primissima fascia.
Nel 2021, a causa della pandemia e di problemi burocratici, l’impegno del PIAC sul campo è stato sospeso, ma continua la pubblicazione dei dati ancora inediti e, soprattutto, è in atto l’organizzazione di un grande convegno internazionale.